Paolo Russo
Uomini e marmi. Scultori carraresi in Sicilia tra Quattro e Cinquecento (1487-1535 circa)
Abstract ITA:
Tra gli ultimi decenni del XV secolo e gli inizi del successivo si registra in Sicilia un importante fenomeno di migrazione artistica. Scultori provenienti dalla terraferma, per lo più lombardi e toscani, si trasferiscono nell’isola, dove stabiliscono dimora e avviano una fiorente attività professionale. Tra questi si distinguono gli scultori carraresi, che introducono in Sicilia nuove competenze tecniche e materia prima, il marmo bianco delle cave della loro terra d’origine, scarsamente presenti nella regione. Il fenomeno di fatto muta la storia artistica locale, relativamente alla scultura: il contributo ne evidenzia i punti nodali, riconsiderando sinteticamente, alla luce degli studi più recenti, il profilo artistico di alcuni tra i principali protagonisti carraresi dell’avvio di questa fervida stagione artistica, con alcune nuove proposte attributive.
Abstract ENG:
Between the last decades of the fifteenth century and the beginning of the next an important phenomenon of artistic migration was recorded in Sicily. Sculptors from the mainland, mostly from Lombardy and Tuscany, moved to the island, where they established a home and started a flourishing professional activity. Among these, the Carrara sculptors stand out, who introduce new technical skills and raw materials to Sicily, the white marble from the quarries of their homeland, scarcely present in the region. The phenomenon in fact changes the local arti-stic history, in relation to sculpture: the contribution highlights its key points, synthetically reconsidering, in the light of the most recent studies, the artistic profile of some of the main Carrara protagonists of the start of this fervent artistic season, with some new attributive proposals.
Parole chiave:
Scultura in Sicilia, scultori carraresi, scultori lombardi, marmo bianco di Carrara
Marmora et Lapidea 3-2022, sezione Studia, pp. 43-157
Paolo Russo, Uomini e marmi. Scultori carraresi in Sicilia tra Quattro e Cinquecento (1487-1535 circa)