Filippo Gemelli
L’approvvigionamento lapideo tra XIV e XV secolo
nei cantieri del Duomo e della Certosa di Pavia
Abstract ITA:
Nel panorama architettonico pavese del XV-XVI secolo, i cantieri della cattedrale e della Certosa di Pavia si distinguono per l’uso quasi esclusivo della pietra come materiale da costruzione preferito, in una regione priva di cave e quindi tradizionalmente caratterizzata dall’uso del mattone. Questa scelta anomala implicava per i due monumenti la necessità di un approvvigionamento sicuro e costante di grosse quantità di materiale attraverso l’organizzazione di un apposito traffico commerciale. L’obiettivo della ricerca è stato quello di ricostruire le modalità con cui i due cantieri, diversi tra loro per storia e assetto istituzionale, hanno saputo risolvere il problema di garantire un flusso costante di pietra e marmo.
Abstract ENG:
In the architectural panorama of Pavia in the 15th-16th centuries, the building sites of the Cathedral and the Certosa of Pavia stand out for the almost exclusive use of stone as the preferred building material, in a region with no quarries and therefore traditionally characterised by the use of brick. This anomalous choice implied for the two monuments the need for a safe and constant supply of enormous quantities of material through the organisation of a special commercial traffic. The aim of the research was to reconstruct the ways in which the two building sites, which differed from each other in terms of their history and institutional structure, were able solve the problem of guaranteeing a constant flow of stone and marble.
Parole chiave:
Cantiere, Certosa di Pavia, Duomo di Pavia, marmo di Carrara, pietra, Crevola, navigli
Pubblicazione: Marmora et Lapidea 2-2021, sezione Studia, pp. 157-191, dicembre 2021