Rosalia Pagliarani
GIACOMO FRANZONI MONSIGNORE E CARDINALE (1612-1697). Committenze, collezionismo e strategie dell’apparire di un prelato genovese nei cantieri della Roma barocca
Genova, Associazione Amici della Biblioteca Franzoniana, 2021
432 pp., ill. in b/n e a col.
ISBN: 978-88-98296-34-7
Abstract
Il volume ricostruisce, attraverso ricerche d’archivio tra Roma e Genova, il profilo biografico di Giacomo Franzoni (Genova 1612 – Roma 1697), e la sua intensa quanto sinora sconosciuta attività di amministratore nei cantieri della Roma barocca e presso la Fabbrica di San Pietro, al fianco di Virgilio Spada, tra il 1643 e il 1660, periodo in cui i due ecclesiastici lavorano in sincrono, condividendo idee e visioni d’insieme. Vi si rintraccia il coinvolgimento diretto del prelato nelle ultime fasi del cantiere della fontana dei Fiumi a piazza Navona, nella campagna di decorazione delle navate di San Pietro con marmi policromi e stucchi, voluta da Innocenzo X alle soglie del Giubileo del 1650, nella nuova pavimentazione di San Giovanni in Laterano, nella decorazione marmorea di Sant’Agnese in Agone e, con l’avvento di Alessandro VI, nei lavori per il colonnato di Piazza San Pietro. Si approfondisce anche il rapporto del cardinale con la scultura a lui contemporanea, di cui fu uno dei maggiori collezionisti del suo secolo, soprattutto in relazione ad Alessandro Algardi e Domenico Guidi, così come la singolare attività di restauro e salvaguardia dei monumenti che caratterizza i suoi mandati episcopali nelle Diocesi di Ferrara e Camerino. I venti anni trascorsi in territorio marchigiano sono anche alle radici di una originale, e soprattutto precoce, passione collezionistica per i cosiddetti “maestri primitivi”, di cui è stata rinvenuta traccia nella descrizione inventariale della collezione del cardinale:un interesse che può essere interpretato alla luce degli orientamenti devozionali e culturali dell’ambiente oratoriano.
Indice
Prefazione di Caterina Volpi. Introduzione. Capitolo 1: Cominciando a Genova. La campagna immobiliare di Tommaso Franzoni e l’ascesa economica e sociale della famiglia del cardinale Giacomo nel primo Seicento – I testamenti di Tommaso Franzoni; Palazzi e case in via Luccoli e nella zona di Soziglia; Ville in Albaro: nuovi dati per le committenze di villa Franzoni e villa Franzoni De Ferrari (con un’ipotesi per villa Franzoni De Marini); Anfrano Franzoni, Agostino senior e il futuro cardinale Giacomo: beni di famiglia e rapporti ereditari; Illustrazioni. Capitolo 2: Alle radici della collezione. Incarichi romani di Giacomo Franzoni monsignore e l’attività presso la Congregazione della Reverenda Fabbrica di San Pietro (1639-1660) – Il primo periodo romano e l’attività presso la Fabbrica di San Pietro durante il pontificato Pamphilij; Attività nei cantieri dell’Urbe: la fontana dei Fiumi, Sant’Agnese in Agone e la pavimentazione di San Giovanni in Laterano; Incarichi sotto il pontificato Chigi: il viaggio di Cristina di Svezia, la peste e le nuove attività alla Fabbrica di San Pietro tra Bernini e Virgilio Spada; Illustrazioni. Capitolo 3: Nel palazzo del cardinale. La prevalenza del modello romano, l’amore per la scultura classicista e il precoce interesse per i primitivi – Giacomo Franzoni cardinale tra Roma, Ferrara e Camerino; Il palazzo, la famiglia cardinalizia, attrezzatura da viaggio e at-trezzatura da conclave. I rapporti con l’Oratorio e la sepoltura a Santa Maria in Vallicella; L’inventario e l’arredo degli ambienti; Primo appartamento; Secondo appartamento; Orologi, tabacchiere e “ordegni di mattemattica”; Civis romanus sum; Lo strano caso della quadreria: presenze evanescenti di polittici, opere quattrocentesche e dipinti moderni; Opere di Jan Miel in trasparenza; Temi veterotestamentari; Rapporti con Pellegrino Peri e considerazioni tipologiche; Un’ipotesi per Giovanni Andrea Carlone; Guercino, Mola e seguaci: una presenza preponderante; Francesco Albani e altri autori; I dipinti antichi: un caso di assoluta precocità; La collezione di statue in rapporto all’arredo e al progetto della cappella Franzoni a Genova; Scelte espositive; Pezzi antichi (o creduti tali); Opere di Alessandro Algardi nella collezione di Giacomo; Domenico Guidi; Un busto policromo cinquecentesco; Considerazioni d’insieme sul collezionismo plastico di Franzoni; illustrazioni. Abbreviazioni archivistiche. Appendice documentaria. Fonti archivistiche e manoscritti. Bibliografia.
Rosalia Pagliarani
Rosalia Pagliarani (Roma, 1977) si è formata presso l’Ateneo de La Sapienza con Caterina Volpi per il settore di Arte Moderna (Dottorato di Ricerca), e con Claudio Zambianchi per il settore di Arte Contemporanea (Laurea e Scuola di Specializzazione). Svolge studi e ricerche sia nell’ambito contemporaneo che in quello dell’età moderna. Si è dedicata allo studio di collezioni e arredi romani del secondo Seicento e primo Settecento, analizzati a partire dalla trascrizione di inventari topografici e testamenti, entro un’ottica metodologica di recente sviluppo, lo studio del display of arts, che mira a integrare i diversi aspetti storico-artistici, sociali, politico-economici e scenografici che emergono dalle scelte di arredo delle dimore dell’età barocca. In questo ambito, ha approfondito alcune figure di cardinali forestieri di origini liguri, lombarde e francesi.
Pubblicazione realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura e dalla Fondazione Franzoni ETS