Sede del Centro Studi 8/900 è la cinquecentesca villa Pavese Doria a Sampierdarena, posta tra le due principali arterie stradali: l’antico percorso delle ville alessiane, oggi denominata via Nicolò Daste, sulla quale affacciano le ville cinquecentesche: Imperiale-Scassi, denominata la Bellezza, Grimaldi, denominata la Fortezza, Lercari, denominata la Semplicità e la principale strada attuale, via Cantore, che venne costruita “tagliando” orizzontalmente il giardino di villa Imperiale-Scassi. Contesto urbano nel quale sono presenti altre ville coeve: Serra-Doria-Masnata, Pallavicini, Negrone, Centurione-Carpaneto, Centurione del monastero, Spinola di san Pietro.
Villa Doria, fatta costruire dall’omonima famiglia nel XVI secolo, a differenza delle altre ville del quartiere, tutte disposte su un asse immaginario ben riconoscibile, è disposta in posizione angolata, nella parte inferiore di via Nicolò D’Aste. Il complesso è costituito dall’edificio centrale con la torretta di difesa e il monumentale ninfeo del giardino, fatto erigere nel 1594 in occasione del matrimonio tra Maria Doria, figlia di Giovanni Battista e Camillo Pavese, figlio di Nicola, banchiere savonese attivo in Roma e presso la corte pontificia.
Il parco della villa, anche se notevolmente ridotto rispetto all’originale, presenta ancora caratteristiche tipiche del gusto tardo-manierista per le meraviglie artificiali e il richiamo a simboli astronomici e alchemici. A metà del XVIII secolo la villa venne acquisita dall’abate Paolo Gerolamo Franzoni, quale sede della congregazione delle Madri Pie da lui fondate. Nel 1821 nel giardino venne costruita la chiesa, dedicata a N. S. Sedes Sapientiae, di forma ottagonale, su disegno dell’architetto sampierdarenese Angelo Scaniglia, consacrata l’anno successivo dal card. Luigi Lambruschini, arcivescovo di Genova. In essa sono conservate significative opere di artisti liguri dell’800 (Antonio Storace, Carlo Giuseppe Ratti, Ignazio Peschiera). Nel sepolcreto delle religiose riposa Maria Rosa Caterina, sorella di Giuseppe Mazzini, religiosa delle Madri Pie, qui deceduta nel 1823.
Nel 1935 alla struttura originale dell’edificio venne aggiunta la parte che affaccia su via Cantore. In questi spazi oltre al Centro Studi 8/900, verranno ospitati altri due Centri studi promossi dalla Fondazione Franzoni onlus:
– Centro studi e documentazione sulla cultura e il gusto dell’abitare nel Genovesato tra XIII e XX secolo >>
– CISMaL. Centro Internazionale di Studi sul Marmo e sul Lapideo >>
Questi Centri costituiscono un polo unico di ricerca e di documentazione che potrà favorire lo studio sulla storia della committenza (il rapporto tra artisti e grandi famiglie genovesi, le tipologie architettoniche e la scelta e il gusto degli arredi e della moda, così come il ruolo del giardino, non solo correlato al teatro, alla letteratura, alla musica, ma anche agli eventi politici, economici, sociali e religiosi).
L’ ampio teatro, costruito anch’esso a metà del 1930, e tuttora completo degli apparati di scena dell’epoca, ospiterà le attività culturali (conferenze, seminari, convegni, mostre, concerti) promosse dai Centri di studio attivi in sede e potrà ospitare eventi proposti da altri soggetti istituzionali e privati.