Gianpaolo Angelini
Cantieri di pietra e di carta. Materiali, pratiche e progetti
nella documentazione pavese del secondo Cinquecento, dai collegi alla cattedrale
Abstract ITA:
Nel panorama della città cinquecentesca, i grandi cantieri dei due collegi Borromeo e Ghislieri, entrambi su progetto di Pellegrino Tibaldi, imprimono nuovo slancio all’attività edilizia a Pavia, in un momento di grave crisi che durava dalla battaglia del 1525. Anche la fabbrica del duomo riceve nuove attenzioni ad opera del vescovo Ippolito de’ Rossi, anche se poco indagate sono queste fasi della costruzione rinascimentale, che si trascinava con lentezza dall’inizio del secolo. Il contributo mira ad approfondire questi tre casi sul filo indicato dalle testimonianze archivistiche per individuare protagonisti, modi e materiali dell’attività edilizia e per comprendere come le scelte progettuali abbiano trovato riflesso sui materiali lapidei impiegati.
Abstract ENG:
In 16th-century Pavia, the large sites of the two colleges Borromeo and Ghislieri, both designed by Pellegrino Tibaldi, newly encouraged building activity in that city, in a period of serious crisis that had lasted from the battle of 1525. Construction on the Cathedral site also received new attention from Bishop Ippolito de’ ‘Rossi, but these phases of Renaissance construction, which had dragged on slowly since the beginning of the century, have been little explored. The paper aims to investigate these three cases in the light of archival evidence with the aim of identifying protagonists, methods and materials as well as understanding how the design choices were reflected in the stone materials used.
Parole chiave:
Pavia, Duomo di Pavia, Collegio Borromeo, Collegio Ghislieri, Ippolito de’ Rossi, Pellegrino Tibaldi, progetto, cantiere, marmo
Pubblicazione: Marmora et Lapidea 2-2021, sezione Studia, pp. 49-87, dicembre 2021